L’importanza della trasformazione digitale continua ad essere un tema di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’ecosistema aziendale nazionale.
Ai coloro che in azienda hanno la responsabilità del “cambiamento”, CIO, CTO, Innovation Manager e tutti gli imprenditori illuminati, è chiesto di focalizzarsi su un obiettivo che può fare la differenza tra il successo ed il tirare giù la serranda:
“offrire esperienze digitali eccezionali ai propri clienti.”
Questa è la vera priorità per il 2018. La trasformazione digitale al centro.
Per raggiungere questo obiettivo si stanno sperimentando strategie che puntano allo sviluppo di pipeline più flessibili e si stanno esplorando nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale su tutte.
Inoltre, sempre più organizzazioni su vari mercati verticali stanno adottando pratiche DevOps (metodologia di sviluppo del software che punta alla comunicazione, collaborazione e integrazione tra sviluppatori e addetti alle operation) per soddisfare l’ossessione del cliente.
A causa di questo cambiamento di approccio, stanno emergendo nuovi strumenti nelle aree dell’automazione dei test, dell’integrazione e della distribuzione continua. E’ molto probabile che nel 2018 queste tecnologie si faranno notare come fattori abilitanti di business.
Ma quali sono le reali tendenze di cui tener conto per lo sviluppo della strategia di trasformazione digitale della propria azienda?
Ne riporto alcune (quattro) di seguito.
Trend 1: essere ossessionati del cliente è la priorità
Il pensiero ricorrente verso il cliente rappresenta una fonte di ineguagliabile energia. Bisogna essere ossessionati dalla domanda “in che modo la trasformazione digitale può portare vantaggi al cliente”?
È un punto di vista di business, che richiede sensibilità e capacità di guardare all’evoluzione dei mercati. La trasformazione digitale deve migliorare il posizionamento competitivo delle imprese.
Solo in questo modo saranno ampiamente giustificati (e ripagati) gli investimenti per i progetti di digitalizzazione.
Trend 2: l’intelligenza artificiale come motore di business
Legata direttamente al concetto di ossessione per il cliente è la tendenza ad utilizzare l’intelligenza artificiale (AI) e i big data per influenzare le decisioni aziendali.
Secondo il rapporto Forrester del 2017 (trovi una sintesi qui) oltre il 50% delle organizzazioni ha implementato una qualche forma di progetto AI e un altro 20% ha intenzione di farlo nel futuro a breve termine.
Esempio rappresentativo di questi progetti sono i chatbot, software basati sull’intelligence artificiale in grado di rispondere alle domande del cliente in modo intuitivo e “apparentemente umano”.
Al centro di questo movimento ci sono i dati: è indispensabile che le organizzazioni raccolgano più dati rispetto al passato.
Ma, più significativo dei dati stessi è il mezzo per trasformare i dati in azioni.
L’ossessione al cliente, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, unito al modo in cui queste tre dimensioni sono intrecciate, diventeranno punti focali per il prossimo futuro.
Trend 3: essere veloci è più importante dell’essere perfetti
Storicamente le aziende hanno una cultura organizzativa che punta a soluzioni antiproiettile, invulnerabili, inattaccabili, che rasentano la perfezione.
Il risultato di questo tipo di cultura è un ciclo di sviluppo lento che non alimenta la rapida innovazione e la crescita del business. Nel 2018 più organizzazioni si muoveranno verso modello di sviluppo “failing fast”, concentrandosi maggiormente su velocità, innovazione e apprendimento in modo rapido, invece di cercare di sviluppare il prodotto perfetto.
Il risultato è un business in grado di creare prodotti, rilasciarli, testarli e raccogliere/analizzare dati a un ritmo incredibilmente più rapido. La conseguenza di approccio sarà un prodotto complessivamente migliore, un’esperienza utente migliore e un team più impegnato e collaborativo.
Le aziende in futuro avranno sempre più la necessità di investire costantemente nello sviluppo di modelli “agili”, si tratta di un imperativo strategico per rimanere competitivi nei rispettivi mercati.
Trend 4: maggiore attenzione ai test e all’agilità
Strettamente legato al trend precedente. Il 2017 ha visto un enorme aumento del numero di organizzazioni che sfruttano le moderne metodologie di sviluppo software per i loro processi di sviluppo, in ottica trasformazione digitale.
Un concetto essenziale nella metodologia Agile è il potere di apportare molti cambiamenti incrementali (riprendendo l’idea della velocità rispetto alla perfezione).
Se sei nuovo alla filosofia di sviluppo Agile ti suggerisco di leggere l’articolo che ho scritto sul mio blog project management facile: Agile e Lean, SCRUM e Kanban: filosofie e metodologie a confronto
Ma l’applicazione di tali approcci non è esente da complicanze, in particolare legata alla gestione dei gruppi di lavoro.
Infatti uno dei problemi che si possono presentare quando si lavora rapidamente allo sviluppo di “versioni incrementali” dei prodotti è che sovente si creano una serie conflitti tra i team.
In che modo quindi le organizzazioni risolveranno questo problema? La risposta è adottare la pratica DevOps.
L’obiettivo di DevOps è costruire una pipeline che sfrutti la comunicazione, collaborazione e integrazione tra sviluppatori e addetti alle operation. Ogni passaggio deve essere il più semplice possibile. La codifica stessa dovrebbe essere la più semplice possibile, ma anche i test, l’implementazione e il monitoraggio dovrebbero seguire la stessa linea.
Quando in azienda riuscirai a creare questa pipeline senza attriti, implementare automazione e test in ogni fase del processo sarà molto più rapido ed efficace.
Per maggiori dettagli su questo tema affascinante della trasformazione digitale, puoi dare uno sguardo all’articolo sulle ultime novità industria 4.0 (impresa 4.0) del 2019 e il nuovo voucher innovation manager.
Leggi anche: