L’artificial intelligence è attualmente uno dei principali ambiti di interesse della comunità scientifica per via del suo potenziale rivoluzionario in svariati campi, che spaziano dalla medicina all’ingegneria.
In questo articolo esploriamo il suo ruolo nell’attuale contesto della trasformazione digitale e i principali ambiti applicativi.
Ma partiamo dal capire meglio cosa significa “Intelligenza artificiale”.
Per farlo, lo abbiamo chiesto proprio ad uno dei più discussi sistemi di intelligenza artificiale sviluppato da Google AI, Gemini.
L’intelligenza artificiale è un ramo dell’informatica che si occupa della creazione di agenti intelligenti, ossia sistemi che possono ragionare, apprendere e agire autonomamente in modo simile o superiore a quello umano.
Le origini dell’artificial intelligence risalgono agli anni Cinquanta del ‘900, quando Alan Turing presentò per la prima volta il Test di Turing, un modo per valutare la capacità di una macchina di esibire un comportamento intelligente equivalente o indistinguibile da quello umano.
Da allora la tecnologia ha compiuto notevoli progressi soprattutto negli ultimi anni in cui, grazie all’aumento della potenza di calcolo, alla disponibilità di grandi quantità di dati e allo sviluppo di nuovi algoritmi, l’AI ha conosciuto uno sviluppo senza precedenti.
Oggi l’AI non è solo un argomento di tendenza. In un articolo di ANSA, si legge che nell’area Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa, la spesa delle aziende per sviluppare o adottare strumenti di AI crescerà del 61% nel 2024. Con questi numeri l’Italia sarebbe seconda solo all’Olanda, in cui la previsione sale al 68%. Un ulteriore elemento di forza per il nostro paese è la disponibilità di competenze specialistiche. L’Italia vanta, infatti, una delle percentuali più basse di difficoltà nel reperire figure professionali con expertise in AI, con una media del 34% contro il 55% dell’intera area Emea.
Il mercato dell’AI dal 2018 al 2023. Fonte: Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano
Questi dati sottolineano l’entusiasmo e la fiducia che il tessuto imprenditoriale italiano ripone nel potenziale dell’intelligenza artificiale. Le aziende del nostro paese sembrano pronte a cogliere le opportunità offerte da questa tecnologia, investendo risorse e competenze per integrarla nei propri processi e modelli di business.
Le principali applicazioni di artificial intelligence
Le applicazioni di artificial intelligence sono software o sistemi informatici che sfruttano i principi e le tecniche dell’intelligenza artificiale per svolgere compiti specifici e risolvere problemi in modo autonomo o assistito. In parole semplici, sono programmi che simulano l’intelligenza umana per eseguire attività che normalmente richiederebbero l’intervento umano.
Le applicazioni di artificial intelligence si basano su diverse tecnologie e tecniche.
Apprendimento automatico
L’apprendimento automatico rappresenta un sottocampo dell’intelligenza artificiale che si concentra sulla creazione di algoritmi in grado di apprendere da dati ed esperienze senza essere esplicitamente programmati. Questi algoritmi sono in grado di migliorare le proprie prestazioni nel tempo, adattandosi a nuove informazioni e situazioni.
Reti neurali artificiali
Ispirate al funzionamento del cervello umano, le reti neurali artificiali sono in grado di elaborare grandi quantità di dati, identificare modelli complessi e prendere decisioni.
Visione artificiale
La visione artificiale consente ai sistemi di “vedere” e comprendere il mondo che li circonda attraverso l’analisi di immagini e video.
Elaborazione del linguaggio naturale (NLP)
L’elaborazione del linguaggio naturale permette ai sistemi di comprendere, generare e tradurre il linguaggio umano, con applicazioni in machine translation, sentiment analysis, text summarization e chatbot.
L’intelligenza artificiale è un campo vasto e le soluzioni che ne derivano sono estremamente versatili.
Assistenti virtuali
Gli assistenti virtuali come Siri, Alexa e Google Assistant utilizzano l’AI per interagire con gli utenti in modo naturale, eseguire azioni e gestire attività quotidiane. Nel cuore di ogni assistente virtuale si trova un sistema di riconoscimento vocale avanzato, in grado di comprendere il linguaggio umano con elevata accuratezza. Questo consente agli utenti di interagire con l’assistente in modo colloquiale, utilizzando frasi e ponendo domande complesse, proprio come se stessero conversando con una persona.
Auto a guida autonoma
Le auto a guida autonoma rappresentano una delle applicazioni più rivoluzionarie dell’intelligenza artificiale nel settore dei trasporti. Questi veicoli sono in grado di percepire l’ambiente circostante in modo autonomo, prendere decisioni di guida e navigare in sicurezza senza alcun intervento umano. Tutto questo è possibile grazie ad una complessa rete di sensori, tra cui telecamere, radar e sensori ultrasonici, che permettono al veicolo di costruire una mappa tridimensionale dettagliata dell’ambiente circostante. Questa mappa viene costantemente aggiornata per consentire all’autovettura di identificare ostacoli, altri veicoli, pedoni e segnali stradali.
L’intelligenza artificiale entra in gioco nell’elaborazione dei dati raccolti dai sensori e nella fase di assunzione di decisioni di guida. Algoritmi avanzati analizzano la mappa in tempo reale, anticipando i potenziali pericoli e pianificando il percorso più sicuro ed efficiente. L’auto è in grado di accelerare, frenare e sterzare, adattandosi alle condizioni del traffico e alle diverse situazioni di guida.
Chatbot e assistenza clienti
II chatbot basati sull’AI simulano conversazioni con gli utenti, offrendo un supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e svolgendo una serie di attività che in passato erano di competenza esclusiva degli operatori umani.
Il principale limite? I chatbot non sono ancora in grado di sostituire completamente l’intervento dell’uomo. In alcuni casi, i problemi dei clienti possono essere troppo complessi o richiedere un’interazione più profonda che solo un operatore umano può garantire.
Raccomandazioni sui prodotti
Oggi la quasi totalità delle piattaforme di e-commerce e servizi di streaming utilizza i sistemi di intelligenza artificiale per suggerire prodotti, contenuti e servizi in linea con le preferenze degli utenti.
Attraverso l’analisi dei dati comportamentali e delle preferenze espresse in passato, questi sistemi sono in grado di generare raccomandazioni personalizzate con un elevato grado di accuratezza.
Il principale vantaggio sta nel miglioramento dell’esperienza utente. Consigli pertinenti e personalizzati aumentano la soddisfazione degli utenti, che si sentono compresi e guidati nella scelta di prodotti o contenuti. Un’esperienza di acquisto personalizzata e gratificante contribuisce a fidelizzare i clienti, incentivandoli a ritornare e ad effettuare nuovi acquisti.
Analisi finanziarie
Gli investitori e agli analisti finanziari trovano oggi nell’artificial intelligence un nuovo strumento per analizzare dati complessi, valutare rischi e identificare opportunità di investimento redditizie.
Algoritmi di AI avanzati possono processare ed elaborare grandi volumi di dati finanziari provenienti da diverse fonti, come dati di mercato (andamenti di borsa, quotazioni azionarie, tassi di interesse) e dati aziendali.
L’AI estrae informazioni preziose da questi dati individuando modelli, tendenze e correlazioni che potrebbero sfuggire all’analisi umana. Questo permette agli investitori di valutare meglio i rischi e costruire portafogli diversificati e ottimizzati sulla base del profilo di rischio e degli obiettivi di investimento.
Anche in questo caso, però, vogliamo sottolineare che la tecnologia non deve sostituire il giudizio umano. Gli algoritmi di AI possono semplificare le azioni e il ragionamento umano, ma è fondamentale comprenderne i limiti e utilizzarla in combinazione con la propria esperienza e conoscenza.
In questo campo c’è ancora tanto potenziale inesplorato. L’intelligenza artificiale continuerà ad evolversi, aprendo nuove frontiere per l’interazione uomo-computer e per l’innovazione in svariati settori.
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