Le emissioni di gas serra prodotte dall’uomo sono la causa principale dell’aumento della temperatura media globale negli ultimi 250 anni.
Tali emissioni derivano principalmente dalla combustione di combustibili fossili per la produzione di energia, il trasporto e il riscaldamento domestico, nonché dall’agricoltura e dalla decomposizione dei rifiuti.
L’aumento dell’efficienza energetica è una delle priorità strategiche dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre il consumo complessivo di energia nei Paesi UE e di gestirla in modo più efficiente anche dal punto di vista dei costi.
Oltre alla sostenibilità ambientale, che resta il principale obiettivo, migliorare l’efficienza energetica contribuisce anche al risparmio energetico e alla riduzione della dipendenza dell’UE dai fornitori esterni di petrolio e gas.
In termini concreti, utilizzare meno energia significa ridurre il consumo di energia primaria, ossia la domanda totale di energia interna, e il consumo di energia finale, ossia l’energia effettivamente consumata dagli utenti finali, escludendo quella necessaria al settore energetico stesso e le perdite di trasformazione e distribuzione.
Gli obiettivi UE
Entriamo più nei numeri e analizziamo gli ultimi dati sui consumi energetici forniti da Eurostat.
Nel 2022, il consumo di energia primaria ha raggiunto 1.257 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Questo significa che vi è stato un aumento dell’1,7% rispetto al 2020, quando il consumo ha raggiunto il suo livello più basso a causa dell’impatto della pandemia. Per avere un’idea più chiara del quadro attuale e di dove vogliamo arrivare, basta pensare che il livello del 2022 è dell’11,4% lontano dall’obiettivo dell’UE per il 2030.
Nel 2022 è diminuito il consumo di energia finale (-2,8% rispetto al 2021), raggiungendo il livello più basso dal 2014, ad eccezione del 2020, influenzato dalla pandemia. Tuttavia, il livello del 2022 è dell’11,2% lontano dall’obiettivo del 2030.
Con il Green Deal europeo, la politica climatica dell’UE, l’obiettivo è trasformare l’Europa nel primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.
Per raggiungere questo obiettivo, saranno necessari interventi in tutti i settori dell’economia, compresi gli investimenti in tecnologie ecologiche, la decarbonizzazione del settore energetico, l’efficientamento degli edifici e l’introduzione di forme di trasporto privato e pubblico più pulite. Il settore della produzione industriale non è certamente escluso, anzi è chiamato a partecipare attivamente alla transizione energetica.
La transizione 5.0 e l’energy dashboarding
In coerenza con le iniziative a breve e medio termine del piano REPowerEU, Transizione 5.0, con un budget complessivo di 6,3 miliardi di euro, è il Piano che mira a sostenere la modernizzazione dei processi produttivi delle imprese italiane, affrontando le sfide interconnesse della transizione digitale ed energetica.
L’incentivo prevede, per le imprese che attuano progetti di innovazione finalizzati alla riduzione dei consumi energetici, un credito d’imposta fino al 45%.
Tra i beni immateriali ammissibili, oltre ai software di industrial analytics, di gestione della supply chain e protezione dei dati, vi sono i sistemi di energy dashboarding.
L’energy dashboarding è una soluzione tecnologica che permette di visualizzare in modo chiaro e intuitivo i dati relativi ai consumi energetici di un’azienda. Attraverso grafici, tabelle e KPI (Key Performance Indicator), è possibile monitorare in tempo reale l’andamento dei consumi, individuare anomalie e trend, e prendere decisioni informate per migliorare l’efficienza energetica.
Il ruolo del MES nel monitoraggio energetico
Un Manufacturing Execution System (MES) è un software che gestisce e monitora i processi produttivi in tempo reale. Integrando funzionalità di energy dashboarding, il MES diventa un vero e proprio centro di controllo energetico, proiettando una visione completa e dettagliata dei consumi, anche correlati alle diverse fasi produttive.
Ma come funziona in pratica?
Il sistema acquisisce dati da una molteplicità di fonti, come contatori intelligenti e sensori, li elabora e li presenta in modo chiaro attraverso grafici e dashboard. Queste visualizzazioni permettono di identificare trend e correlazioni, di effettuare analisi predittive, anticipando eventuali problemi e ottimizzando, sotto il profilo energetico, la pianificazione della produzione.
Esempio di monitoraggio dei consumi energetici – Energy dashboarding
Quali funzionalità deve avere un MES per il monitoraggio energetico?
Oltre alla riduzione dei costi energetici, con l’implementazione di un MES si ottiene un aumento dell’efficienza produttiva, che si somma ad un minor impatto ambientale e, quindi, una maggiore sostenibilità dell’attività produttiva. Inoltre, l’integrazione con altri sistemi aziendali, come ERP e CRM, fornisce una visione completa delle operazioni e supporta una gestione più efficace delle risorse.
Un MES per il monitoraggio energetico dovrebbe includere le seguenti funzionalità:
- Acquisizione dati
Il sistema deve essere in grado di raccogliere dati da una varietà di fonti, come sensori e sistemi SCADA, per ottenere una visione completa dei consumi energetici.
- Elaborazione dati
I dati raccolti devono essere elaborati e aggregati per fornire informazioni significative. Il MES deve essere in grado di calcolare i consumi specifici per macchina, linea di produzione o prodotto.
- Visualizzazione
Un’interfaccia utente intuitiva è fondamentale per visualizzare i dati in modo che siano facilmente comprensibili. Quindi sì a grafici e tabelle personalizzabili, per monitorare i consumi in maniera chiara e soprattutto secondo specifiche esigenze informative.
- Analisi
Il MES deve offrire strumenti di analisi avanzata per identificare i trend, le correlazioni e i fattori che sono alla base di eventuali consumi energetici elevati. L’analisi predittiva può essere utilizzata per prevedere i consumi futuri e ottimizzare la pianificazione della produzione.
- Allarmi e notifiche
Il sistema deve generare allarmi e notifiche in caso di superamento di soglie critiche o di anomalie nei consumi.
- Integrazione con altri sistemi
Altra caratteristica fondamentale del MES è la sua capacità di scambiare dati con altri sistemi aziendali, come ERP, CRM e sistemi di gestione della manutenzione, per fornire una visione completa delle operazioni aziendali.
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