I Digital Innovation Hub (DIH) di Confindustria sono strutture dedicate all’innovazione digitale e tecnologica, create per sostenere le imprese italiane nella trasformazione digitale e nell’adozione delle tecnologie avanzate. Nascono per essere uno strumento di risposta alla rapida evoluzione tecnologica che sta interessando il contesto competitivo mondiale e che coinvolge ambiti quali l’Industria 4.0, l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale (IA) e altre tecnologie emergenti.
I DIH offrono una serie di servizi per le imprese, tra cui consulenza, formazione, supporto tecnico, accesso a risorse finanziarie e opportunità di networking e lavorano a stretto contatto con le imprese per aiutarle nel delicato processo di transizione verso l’adozione delle nuove tecnologie digitali.
La caratteristica essenziale dei Digital Innovation Hub è la loro operatività all’interno di una rete interconnessa. I responsabili dei singoli DIH si riuniscono regolarmente per delineare gli obiettivi e condividere best practice e iniziative spesso originate a livello locale, che in seguito vengono estese a livello nazionale, diventando progetti condivisi da tutta la rete. Questo costante scambio garantisce una coerenza nelle attività offerte dai DIH in diverse aree geografiche e, ancor più importante, permette alle imprese che si rivolgono a qualsiasi DIH affiliato a Confindustria di entrare in un network di operatori qualificati.
Il processo di creazione dei DIH è iniziato nel 2017 e oggi, dopo sei anni di attività, la rete conta 22 Hub distribuiti a livello regionale, che sfruttano il sistema associativo di Confindustria per entrare in contatto diretto con le imprese. I DIH si sono costituiti con una dotazione patrimoniale che nel complesso ammonta a quasi 1 mln € e in gran parte derivanti dalle quote delle Associazioni territoriali e regionali.
Per supportare l’azione di orientamento dei Digital Innovation Hub, negli anni scorsi sono stati conclusi accordi di collaborazione con grandi player tecnologici (Siemens, HP Italia, Google, Schneider Electric, Microsoft) che hanno messo a disposizione dei DIH le proprie competenze, prevedendo un’offerta formativa dedicata alle imprese sia con incontri su specifiche tecnologie 4.0, sia offrendo la possibilità di visitare i propri demo center. Con alcuni player la collaborazione è proseguita anche negli anni successivi.
Le fabbriche Vetrina
Il progetto “Fabbriche Vetrina” nasce nel 2020 con l’obiettivo di diffondere conoscenze e competenze attraverso la condivisione di esperienze tra imprese. Le Fabbriche Vetrina sono in piccole e medie imprese che hanno già intrapreso un percorso di digitalizzazione e decidono di condividere la loro esperienza con altre PMI, divulgando casi applicativi delle tecnologie digitali.
In sostanza, le Fabbriche Vetrina interagiscono con altre realtà imprenditoriali e dimostrano come le tecnologie digitali possono essere integrate anche nelle imprese di piccola e media dimensione. Finora, sono state individuate oltre 50 Fabbriche Vetrina sparse su tutto il territorio nazionale e sono stati condivisi altrettanti casi pratici di utilizzo delle tecnologie digitali attraverso tour virtuali.
É possibile reperire informazioni dettagliate sui progetti sviluppati dalle imprese selezionate dai Digital Innovation Hub sulla pagina dedicata all’iniziativa.
La maturità digitale delle imprese in Italia: il report dei Digital Innovation Hub
I Digital Innovation Hub svolgono annualmente anche un’attività di assessment della maturità digitale delle imprese. L’ultimo progetto di analisi condotto ha visto il coinvolgimento di 1900 aziende, che hanno effettuato il test tramite il portale di Confidustria, e da cui è stato possibile valutare il livello di maturità digitale delle imprese partecipanti.
Il test di assessment, elaborato da Confindustria-Assoconsult e dal Politecnico di Milano, misura il livello di maturità digitale di un’impresa prendendo in considerazione quattro dimensioni d’analisi:
- esecuzione: per comprendere come un processo è eseguito e gestito;
- organizzazione: per esaminare la struttura organizzativa che sottende l’esecuzione dei processi;
- monitoraggio e controllo: per identificare come e quanto un’impresa misura, monitora e tiene sotto controllo gli indicatori di performance di un processo;
- tecnologie: per mappare informazioni sulle soluzioni IT utilizzate a supporto dei processi.
Queste quattro dimensioni sono analizzate all’interno dei macroprocessi che compongono la value chain di una impresa, come rappresentato nella figura che segue:
Fonte: Maturità digitale delle imprese: prime evidenze e prospettive, Confindustria Centro Studi.
Tra le aziende che hanno partecipato al test, il 42% è rappresentato da imprese medio-grandi e il restante 58% da micro e piccole imprese provenienti da settori diversificati, tra cui vediamo in testa il settore della Meccatronica e Metalmeccanica, seguito dalla Metallurgia.
Fonte: elaborazioni dati su Test 4.0 Polimi & Digital Innovation Hub.
Dall’analisi condotta emerge che la dimensione delle imprese mappate influisce sul livello di maturità digitale. Le imprese specializzate nella produzione di beni hanno un valore medio dell’indice di maturità digitale relativamente più elevato rispetto a quello delle imprese specializzate nell’offerta di servizi.
Inoltre, le imprese che operano prevalentemente nel mercato B2B hanno un valore medio dell’indice di maturità digitale più elevato rispetto a quello delle imprese che operano prevalentemente nel mercato B2C.
Tra i settori più digitalizzati, in testa alla classifica troviamo quello della Logistica e dei Mezzi di trasporto, seguito dal settore ICT.
Fonte: elaborazioni dati su Test 4.0 Polimi & Digital Innovation Hub.
Il Report evidenzia ulteriori dati di interesse:
- per più della metà delle imprese le strategie di industry 4.0 sono definite dalla proprietà e per il 30% dalla direzione generale;
- poco meno del 50% delle imprese mappate ritiene matura la propria cultura aziendale su industry 4.0;
- solo 4 imprese su 10 riconoscono, sviluppano e premiano le competenze di industry 4.0;
- per 7 imprese su 10 la strategia industry 4.0 non coinvolge gli attori della catena di fornitura interna ed esterna;
- più di 6 imprese su 10 hanno sviluppato uno smart product.
Per le aziende intervistate, il principale vincolo all’implementazione della digitalizzazione è rappresentato dalla mancanza di competenze interne, che si affianca agli elevati costi da sostenere per l’integrazione delle tecnologie nelle attività aziendali. Anche la cultura aziendale e la difficoltà nell’individuare partner esterni sono stati individuati dalle imprese come ostacoli all’innovazione.
Perché investire nell’innovazione
L’innovazione dei processi e l’integrazione delle tecnologie digitali sono strategie che abilitano la competitività sul mercato nazionale e aprono le porte allo sviluppo del business anche sui mercati esteri. L’adozione delle nuove tecnologie può migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e aumentare la produttività complessiva dell’azienda, ma anche migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, con una maggiore soddisfazione del cliente e una reputazione migliore sul mercato.
Ma non solo, le tecnologie digitali possono contribuire a una gestione più efficiente delle risorse, compresa l’energia, con una riduzione dei costi energetici e dell’impronta ecologica, apportando benefici in termini di sostenibilità aziendale.
L’innovazione digitale apre la strada a nuove opportunità di business e i Digital Innovation Hub supportano le imprese nel mappare le proprie specificità e definire una roadmap, per attuare una trasformazione profonda che possa beneficiare l’intero sistema economico.
Per maggiori informazioni, visita il sito dedicato ai Digital Innovation Hub.
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