L’Industria 4.0 ha innescato una trasformazione senza precedenti nei processi produttivi, e al centro di questa rivoluzione si trova oggi l’Intelligenza Artificiale Generativa. Questa forma avanzata di Intelligenza Artificiale non solo promette di rivoluzionare la produzione, ma apre le porte a una nuova era in cui innovazione e la personalizzazione di massa assumono un ruolo centrale.
Nel cuore di questa evoluzione tecnologica, ci troviamo di fronte a un bivio. Da un lato, l’IA offre vantaggi strategici senza precedenti: dall’ottimizzazione dei processi all’accelerazione dell’innovazione. Dall’altro, dobbiamo confrontarci con questioni che spaziano dalla sicurezza dei dati all’etica.
Digitalizzazione delle imprese: una priorità strategica
Un recente studio elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia e basato su dati del 2023, evidenzia come l’adozione dell’IA sia il principale catalizzatore per aumentare la produttività a livello nazionale. Il documento sottolinea come l’IA non sia solo una tecnologia, ma un motore di crescita capace di sbloccare il potenziale produttivo con modalità e risultati senza precedenti.
Secondo il rapporto, l’Italia, come molti altri paesi, è chiamata a giocare una partita strategica: essere capace di cogliere appieno il potenziale dell’IA per mantenere la competitività in un panorama globale sempre più orientato verso l’adozione delle nuove tecnologie. Per fare ciò, servono investimenti in digitalizzazione e orientati all’acquisizione di competenze digitali, sia di base che avanzate.
Mentre l’Industria 4.0 si evolve, le imprese italiane sono chiamate a guidare il cambiamento, abbracciando l’IA come motore per una crescita sostenibile e competitiva. La sfida è grande, ma le opportunità sono altrettanto significative, e l’adozione responsabile e strategica dell’IA può posizionare l’Italia al centro della rivoluzione industriale del XXI secolo.
Sappiamo bene che la struttura produttiva italiana presenta profili di digitalizzazione differenziati per localizzazione geografica delle aziende e per dimensione. Sono per lo più le grandi imprese a registrare elevati livelli di digitalizzazione, in linea con i competitor internazionali. Il problema principale è che le imprese di grandi dimensioni rappresentano solo lo 0,1% del tessuto produttivo italiano, costituito per la restante parte da PMI, in cui invece i livelli di digitalizzazione sono ancora marginali. Per sfruttare appieno l’IA, è essenziale colmare questo divario attraverso una digitalizzazione diffusa delle imprese.
Bisogna quindi puntare sugli investimenti in innovazione tecnologica e digitale per poter godere dei benefici in termini di produttività che l’implementazione dell’IA Generativa è in grado di apportare. Solo stimolando la digitalizzazione delle PMI sarà possibile lanciare quello che è stato definito il “New Deal dell’Intelligenza Artificiale”, un’iniziativa volta a creare sinergie tra i vari attori del Paese, sia nel settore pubblico che privato, per promuovere la crescita e l’adozione diffusa dell’IA.
L’impatto dell’IA Generativa sulla produttività nazionale
L’IA non è più solo una prospettiva futuristica, ma una realtà tangibile che sta plasmando il presente e il futuro delle attività industriali.
Secondo le stime, gli impatti dell’IA Generativa sulla produttività nel nostro Paese genererebbero 312 miliardi di Euro di valore aggiunto annuo, un valore pari al 18,2% del PIL. Volendo concretizzare, parliamo di un valore pari a 1,6 volte il valore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di 1,2 volte il PIL del settore manifatturiero.
Ragionando in termini di ore di lavoro, l’IA Generativa porterebbe liberare 5,7 miliardi di ore all’anno: parliamo del totale delle ore annualmente lavorate dalla Repubblica Ceca e di 643.374 anni solari.
Risultati non solo sorprendenti, ma che vanno ben oltre quello che potremmo immaginare.
I settori maggiorente interessati saranno quello delle attività finanziarie e ICT, in cui il guadagno in termini di produttività sarà rispettivamente del +26,7% e del +25,2%.
Incremento di produttività abilitato dall’adozione dell’IA Generativa per settore. Fonte: elaborazione di The European House – Ambrosetti su modelli proprietari, 2023.
I vantaggi dell’IA Generativa nei processi produttivi
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa nei processi produttivi industriali rappresenta una svolta epocale, ma, come ogni innovazione, comporta sfide e opportunità. Esploriamo i vantaggi, le criticità e le modalità per superare gli ostacoli, offrendo una panoramica completa sull’impatto dell’IA Generativa nel contesto industriale.
Efficienza operativa: l’IA Generativa consente di ottimizzare i processi produttivi, identificando automaticamente aree di miglioramento e suggerendo soluzioni ottimali. Ciò si traduce in una maggiore efficienza operativa e nella riduzione dei costi di produzione.
Personalizzazione di massa: grazie alla capacità generativa dell’IA, i processi produttivi possono adattarsi rapidamente alle richieste del mercato, abilitando la produzione di beni altamente personalizzati su larga scala.
Innovazione continua: l’IA stimola l’innovazione continua, generando idee e soluzioni creative, promuovendo una cultura aziendale che punta al miglioramento continuo.
Riduzione dei tempi di produzione: l’automazione intelligente accelera i tempi di produzione, consentendo alle imprese di rispondere prontamente alle fluttuazioni della domanda di mercato e riducendo il time-to-market.
La caratteristica principale che fa dell’IA una delle tecnologie a più alto impatto tra tutte le tecnologie digitali attualmente conosciute, è la trasversalità di applicazione in tutti i settori economici e per questo definita come una tecnologia “general-purpose”, con una funzione abilitante per lo sviluppo di altre soluzioni correlate.
Di seguito una rappresentazione dei benefici quantitativi conseguiti dalle aziende operanti in una pluralità di settori economici differenti.
Tavola sinottica dei benefici conseguiti da alcune imprese grazie all’utilizzo dell’IA Generativa. Fonte: elaborazioni di The European House – Ambrosetti su dati ChatGPT Plus, 2023.
Minimizzare i rischi per un’IA Responsabile
Come tutte le tecnologie general-purpose, le implicazioni derivanti dall’uso dell’IA Generativa non sono facilmente prevedibili. Dai primi dati raccolti e dagli studi condotti, emerge che l’Intelligenza Artificiale presenta una serie di rischi di natura etico-sociale.
- Bias: l’IA Generativa può ereditare e amplificare i pregiudizi presenti nei dati di addestramento, riproducendo e perpetuando le disuguaglianze già esistenti nella nostra società.
- Privacy: l’IA lavora su grandi volumi di dati e il problema della violazione della privacy diventa concreto quando i modelli sono addestrati su dati raccolti ed elaborati senza il consenso degli interessati.
- Manipolazione dell’informazione: i modelli di IA Generativa possono essere imprecisi e promuovere una disinformazione dannosa. Inoltre, gli algoritmi generativi possono essere utilizzati per creare e diffondere contenuti falsi al fine di manipolare l’opinione pubblica, minando la fiducia nell’informazione.
- Disparità socio-economiche: l’accesso e l’implementazione dell’IA Generativa potrebbero non essere uniformi, aggravando i divari di natura socio-economici.
Dal punto di vista più strettamente “tecnico”, una crescente dipendenza dall’IA Generativa potrebbe portare a una vulnerabilità sistematica in caso di malfunzionamenti o attacchi informatici.
Nonostante i suoi avanzati algoritmi, l’IA può ancora avere difficoltà a comprendere appieno il contesto operativo specifico di un’azienda, suggerendo decisioni non ottimali. A questi limiti si aggiunge la necessità di accedere a dati di alta qualità per ottenere risultati precisi.
Per mitigare i rischi e comprendere appieno l’impatto dell’IA Generativa, è consigliabile adottare un approccio graduale. Iniziare con progetti pilota consentirà alle imprese di valutarne i vantaggi e affrontare eventuali criticità prima di una diffusa implementazione.
A questo si aggiunge:
- la necessità di investire in programmi di formazione per abilitare nuove competenze per il personale aziendale, necessarie per gestire i sistemi;
- l’impegno alla collaborazione tra gli attori economici per la condivisione delle best practice;
- stabilire politiche rigorose di governance dei dati per garantire la qualità, la sicurezza e la conformità normativa. La trasparenza e l’accountability sono pilastri fondamentali per superarne i limiti.
L’Intelligenza Artificiale rappresenta una leva di trasformazione ineludibile per le imprese italiane. La sua adozione non è solo una necessità, ma un’opportunità per sbloccare il potenziale produttivo del Paese. Attraverso una strategia di adozione aziendale ben delineata e politiche industriali proattive, l’Italia può ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’epoca dell’IA Generativa.
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