Internet è in continua evoluzione, come fosse un’entità vivente. L’accelerazione delle tendenze di applicazioni, protocolli, algoritmi e nuove tecnologie wireless, porta una sempre maggiore innovazione nella connettività Internet e nella banda larga mobile.
La tecnologia dell’informazione e della comunicazione (ICT) controlla ormai i nostri comportamenti quotidiani, tramite dispositivi che diventano intelligenti, sempre più potenti e facili da distribuire, collegare e installare.
L’Assintel – Associazione nazionale imprese ICT – ha dichiarato che il mercato dell’ICT è cresciuto del 4.1% rispetto al 2021, ed è destinato ad accelerare in questo verso.
Questo ha aperto una nuova direzione futura nella società dell’ICT: l’Internet delle cose.
Cos’è l’Internet of Things (IoT)
L’Internet of Things (IoT) è un neologismo che estende il concetto di “Internet” e “cose” agendo sulle loro caratteristiche, modi di connessione e interazione.
Gli oggetti fisici sono abilitati al web e alla comunicazione grazie all’incorporazione di un’intelligenza (indipendente dalla rete) diventando così oggetti intelligenti. In più, utilizzano sistemi integrati (processori, sensori e hardware di comunicazione) per connettersi e trasferire i dati che acquisiscono dal loro ambiente di applicazione, con altri dispositivi e sistemi su una rete, senza richiedere l’interazione uomo-uomo o uomo-computer.
Il potenziale dell’IoT
Se si estende il concetto di connessione, percezione delle informazioni e dominio di applicazione, l’IoT si può applicare in ambienti industriali. Le industrie possono raggiungere così un nuovo livello di automazione e con esso creare nuove entrate e modelli di business.
Per avere più informazioni sull’IoT come tecnologia abilitante per come intende
il Piano Nazionale Transizione 4.0, leggi il nostro articolo dedicato.
Come l’IoT influenza l’industria cinematografica
Gli operatori cinematografici stanno trovando benefici inaspettati nei profitti con le applicazioni IoT.
IoT in sala
Nonostante il progressivo adattamento dell’industria cinematografica e le comodità offerte dalla visione di film su Internet, molti spettatori continuano a migrare verso i grandi schermi. La disponibilità dell’attrezzatura IoT consente esperienze connesse di suono e proiezione che incuriosiscono e attirano gli utenti. Ad esempio, il sistema interattivo VR (Virtual Reality), crea un senso di immersione e garantisce una forte privacy e nuovi progressi sono in atto per migliorare anche la sensazione di comfort rispetto al bisogno di indossare dispositivi di visualizzazione montati sulla testa.
IoT dietro le quinte
La tecnologia in questione apporta una serie di benefici sul set di produzione: ne vediamo alcuni esempi.
Controllo della troupe
I wearable IoT sono dispositivi elettronici indossabili che interagiscono con gli attori sul set, comunicando avvisi di varia natura con un discreto avviso aptico, ossia una vibrazione sul polso. In questo modo è possibile monitorare i punti di posizione, le presenze, i turni e i budget degli straordinari del cast da una console piuttosto che da un foglio di calcolo.
Controllo dell’attrezzatura e dell’accesso
L’asset tracking Bluetooth Low Energy garantisce ai manager di produzione che le attrezzature cinematografiche siano conservate nel posto giusto, rimangano disponibili sul set e vengano utilizzate solo previa autorizzazione.
Tutto ciò è possibile con notifiche di esposizione che sono molto più efficaci di un tracciamento manuale. Inoltre, si può consentire, a distanza, l’accesso a determinate aree e negarlo al personale non addetto. Per esempio, con un movimento del braccio, piccolo ma abbastanza determinato da influire sulla sensibilità dello strumento IoT, si può aprire o chiudere una porta.
Filmare da remoto
Tramite un opportuno sistema di telecamere robotiche, gli addetti della troupe possono gestire il set in remoto. SOLO è la prima fotocamera robotica nel suo genere che offre ai creatori la possibilità di acquisire filmati con un team completamente remoto.
Editing remoto
Tramite un’infrastruttura opportuna, più persone possono lavorare su una ripresa nel momento in cui il regista la filma, riducendo il numero di persone sul set e aumentando il numero di persone che possono curare l’edizione dell’opera da remoto.
Per esempio, collegando una fotocamera a una scatola di transcodifica, il video prodotto può essere ridotto di dimensioni per essere più facile da condividere. Connettendo la scatola anche a Internet, gli operatori cinematografici possono intervenire praticamente in tempo reale.
Molte delle soluzioni high-tech mostrate finora erano già in fase di sviluppo prima della pandemia; negli ultimi due anni hanno subito un’accelerazione che solo i grandi movimenti e fratture storiche riescono ad imprimere.
Nonostante ciò, dal Report pubblicato dall’ISTAT sulle tecnologie ICT nelle imprese, si può apprendere che, tra le imprese che utilizzano tecnologie IoT, a quelle che operano nel settore della produzione cinematografica è associato un valore basso in percentuale. Ciò significa che sono ancora tanti gli aspetti su cui oggi si può intervenire per quanto riguarda la tecnologia IoT applicata all’industria del cinema.
Considerando quest’ultima nell’ottica dell’Industria 4.0, le interconnessioni con le altre tecnologie abilitanti moltiplicano i campi di ricerca e rendono possibile, facendo da supporto, uno sviluppo progressivo per realizzare un cinema connesso e godere dei benefici che ne conseguono.